Panorama di Maenza (Lt) |
Ancora una volta i nostri amici di
Maenza dimostrano uno spiccato senso dell'umorismo.
O meglio
suscitano ilarità da parte di tutti coloro che si trovano a dover
leggere le recenti questioni portate agli occhi della cronaca.
Dopo
il fantomatico ritiro della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini
(con ottant'anni di ritardo e soprattutto a un morto di cui
probabilmente ormai non resta neanche la polvere!), Gesto simbolico,
non c'è dubbio, che vuole dare un segnale forte ma anacronistico e a
mio giudizio insensato.
La Nazione ha sorriso e qualcuno ne ha
parlato. Non entro nel merito.
Benito Mussolini, il cittadino defenestrato ... |
Un'altra questione ha suscitato in me
non poco sgomento. Il giorno stesso nel quale a Maenza si svolge il
presepe vivente, una bella iniziativa che potrebbe dare lustro a uno
dei più caratteristici centri storici del Lazio meridionale, sulla
bacheca Facebook della Pro Loco di Maenza è stata pubblicata una
foto, che se alcuni fa sorridere altri fa riflettere sulla sua
opportunità, ma prima ancora sulla sua superficialità e
“praticoneria”. Nel giorno in cui nel paese lepino si ricorda
solennemente la nascita di Gesù Bambino si dice che Cristo “è
nato da una coppia di fatto e con fecondazione assistita” (cit.).
Il Palazzo Baronale |
Al di là della provocazione emerge un dato interessante: l'ignoranza
e la superficialità di chi l'ha condivisa dalla pagina “Vento
ribelle”. Ma certo! Siamo in un periodo storico nel quale non solo
non si sa niente di niente e si parla di tutto (!), Ma soprattutto
non si sa un'acca sulla religione e quel poco che si sa risulta
distorto e interpretato in chiave umanitario- solidalistica, al di là
dei doveri del cristiano e dei diritti di Dio.
Sappiamo poco o niente
ma parliamo di tutto. Ignoriamo la maggior parte delle questioni di
cui parliamo e parliamo di cose che non sappiamo. Povera gente!
La "Loggia dei mercanti" |
Una
precisazione necessaria, che, non dico, dovrebbe venir fuori da un
minimo di catechismo, risulta tuttavia dal senso comune delle notizie
che una persona europea, che convive col Cristianesimo (e la cultura
da esso derivante) da quasi duemila anni (se togliamo il periodo
della prima evangelizzazione degli apostoli e dei loro successori
arriviamo al tempo delle persecuzioni; e col calcolo ci siamo quasi) ... Allora: Gesù non nacque da una coppia di fatto. Giuseppe e Maria
erano sposati (il matrimonio ebraico ha due momenti: gli sponsali,
come il nostro fidanzamento, che per loro era ed è già un
matrimonio contratto. Il secondo momento si da con la celebrazione
solenne. Ma al momento degli sponsali i contraenti sono già sposati
anche se non vanno a vivere insieme. Primo segno di ignoranza (nel
senso di non sapere, non me ne voglia questo manipolo di maentini!).
Il Sindaco di Maenza, Claudio Sperduti, che ne pensa? |
Altra questione da evidenziare, perché pare necessario a questo
punto, e dopo duemila anni ancora qualcuno non lo sa: il concepimento
del Bambinello non è stato assistito. Possiamo crederci o non meno,
ma arrivare a una tale banalità (o brutalità come dir si voglia) fa
arricciare il naso, poveri. Se anche non vogliamo credere al
concepimento verginale (parole grosse!) possiamo almeno capire che
duemila anni fa era a dir poco inimmaginabile pensare a una
fecondazione artificiale o assistita. Senza poi aggiungere che con
questo siamo arrivati alla blasfemia.
Una domanda: ma a che cosa credono
quelli che organizzano un evento importante come il Presepe vivente?
Ma poi: siamo sicuri che si tratti di un evento legato al Natale del
Signore? Mi sembra che ormai da qualche tempo a questa parte con la
tendenza a concepire il Natale come un evento culturale e basta siamo
giunti a svuotarlo del suo vero significato e a travisarne il
contenuto. Tanta gente festeggia il Natale ma se ne impipa del
festeggiato. Ci si da un gran da fare per questi eventi “culturali”
ma si trascura di andare a visitare colui che fa il compleanno. Non
ci siamo proprio!
Il mitico "Don Buro", C. De Sica |
Ecco qua quello che abbiamo fatto con questi eventi
che sono solo “culturali”: siamo arrivati all'assurdo! Perché?
Ve lo dico subito: perché nel momento in cui vogliamo ricordare la
nascita del Bambino ne bestemmiamo il nome e la memoria con queste
scritte tutt'altro che sarcastiche o provocatorie. Ma poi:
provocatorie per chi?
Chi vogliono raggiungere questi nostri
simpaticoni? Sicuramente le colonne dei giornali e le risate dei
lettori.
Anche stavolta ci sono riusciti … beata la 'gnoranza!