“Iniziò col principiarsi il dì di festa con lo squillo de' sacri bronzi, con lo sparo de' colpi oscuri e de' li mortaretti […]. A sera vi fu l'illuminazione generale e il volo de' palloni aerostatici. All'interno della Basilica tutto parato a festa, drappi di damasco e velluto alle colonne e fra l'una e l'altra festoni di mortella. Nella controfacciata l'arme con li stemmi dell'Ecc.mo Monsignor Vescovo e del Rev.mo Signore Cardinale Protettore”.
Così l'arciprete don Domenico Casconi nella sua “Relatione” sulla festa dell'Assunta dell'anno del Signore 1736. da allora tanto tempo è trascorso e gli inevitabili mutamenti storici e culturali hanno influenzato anche il cerimoniale della nostra festa. Ma la colpa c'è lo stesso: abbiamo mutato gli apparati esterni (riducendoli al minimo, se non proprio eliminandoli del tutto) e con essi abbiamo mutato anche il cuore. Inutile nascondersi il drastico calo di frequenza alle sacre funzioni di questi giorni. Stasera avrà luogo la bella tradizione della processione solenne dell'anno centenario, che vedrà l'immagine santa della “Madonna nostra” recata su un carro parato a festa e trainato dai buoi. Ancora una volta Priverno accoglierà la sua Regina e a lei giurerà amore e fedeltà eterna; neanche i vincoli della morte riusciranno a mutar l'esito della secolare promessa!
Ma come ricordava il buon Canonico don Renato a proposito del giorno di Pasqua: “Queste cose a chi dicono tutto, a chi dicono tanto, a molti qualcosa e ad altri niente”.
Ci troviamo anche noi in questa condizione. Facendo una breve analisi del tenore della nostra vita spirituale e della manifestazione esterna delle nostra devozioni vediamo non solo un certo disinteresse, ma anche una scellerata mancanza di cura e di pietà.
Dove stiamo andando, miei cari amici? Se la Madonna dovesse corrispondere al nostro amore potrebbe dirsi contenta? Oh, attenzione: la Beata Vergine in cielo, ove siede coronata regina incontrastata del cielo e della terra, che estende il suo dominio su ogni cosa creata, visibile o invisibile, presente, passata e futura, non ha certo bisogno della nostra lode e del nostro giubilo! Ella gode della visione beatifica e di una gloria incommensurabile! Siamo noi che abbiamo bisogno della Madonna, della sua protezione, del suo amore, della sua luce sulle nostre vie oscure, della sua mano che deterga le lacrime dei sofferenti e di ognuno di noi che non è esente dai triboli della vita. Siamo noi che abbiamo bisogno! E proprio per questo la Madonna vuole che ricorriamo a lei nelle presenti necessità, specie in questo momento storico dove l'uomo pretende di poter fare a meno di Dio.
Dove il problema religioso non solo è eluso ma spesso ignorato alla grande.
Senza Dio l'uomo resta un enigma senza soluzioni.
E ben venga pure la processione di stasera. Ma l'anima dove sta? Siamo disposti a seguire questa Regina e a sottoporci al suo giogo soave? Siamo disposti a sottometterci al suo amabile governo? Spesso cantiamo che Maria è la Signora di Priverno, ma nella vita siamo ben lontani dal riconoscere, accettare e difendere questa verità. Il lume della fede lo teniamo acceso? Ne preserviamo la fiamma dai venti impetuosi del relativismo, dell'ateismo e dell'indifferentismo religioso? Se oggi venisse a noi una persecuzione in odio alla fede noi che faremmo?
La Madonna difenda i suoi figli!
Quanta pace stamattina in quel piccolo Santuario, quella “Casa della Madonna” che è cara a tutti, dove ognuno ritrova la sua casa e quindi se stesso.
Da metà mattinata la bella Icona bizantina si trova esposta nella chiesa di Mezzagosto in attesa della processione. In quel luogo devoto si alternano rosari a canti fino alla Messa cantata delle 17,00 e dei Vespri solenni subito ad essa successivi. Alle 19,30 ci si preparerà per la processione e la nostra Signora, accompagnata da Mons. Vescovo, dal clero e dal suo popolo farà ritorno trionfale nella sua sede, la nostra Basilica Cattedrale.
Attendiamo con trepidazione l'evento di stasera e rinnoviamo la nosra preghiera e la nostra fiducia verso Colei che tutto può!
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